MONDO CANE (à Yves Klein)
video shoot and edited by Gerardo Lamattina and Gerardo Guarini of medialabstore.it
musick by Teatro Satanico, song from XX album ( http://www.teatrosatanico.it/it/discografia.html?d=xx.html )
here:
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NOV 28 Blu-Marte Acquology. Oceano Interiore
LIVE @ Teatro Comunale, piazza Garibaldi, Massafra (TA)
h.21.00 Silvia Kastel plays on LA RAGAZZA DELL'ACQUA (1925) , un film di Jean Renoir
h. 22.15 NECROPHONIX (Lunus & N.) play on LA SUPPLICA (1967), un film di Tengiz Abuladze
https://www.facebook.com/events/1522138041366719
NECROPHONIX è il moniker che dal 2013 Davide Tozzoli (alias N.) e Devis Granziera (alias Lunus) usano per la pubblicazione delle loro produzioni audio. Il progetto affonda le sue radici in un passato pluriventennale, quando Devis Granziera cominciò a sperimentare con il materiale presente nello studio di P. Marzi, il cui banco mixer diventò come una sorta di tavolo autoptico dove sezionare e selezionare ore ed ore di registrazioni. Parte di questo materiale audio è stato pubblicato nel 1990, con il moniker NEKROPHILIA, dalla tape-label SEMIOTEXTERIE di Treviso. Questa iniziale fase di sperimentazione e ricerca si esaurì nel giro di un paio d'anni per lasciare spazio ad altri progetti sorti nello stesso breve lasco di tempo, quali appunto il soprammenzionato Lunus, o il più noto Teatro Satanico. Nel 1996 Devis riprende in mano questo progetto mutando il moniker in NECROFILIA, con la collaborazione di Marco Corbelli (alias Atrax Morgue). Anche questa fase, meno sperimentale ma più espressionista, verrà interrotta nel giro di un paio d'anni, e ripresa poi nel 2006 con il moniker NECROPHONIE. A ribadire un approccio ancora più marcatamente raffrontabile all'espressionismo astratto le produzioni di questo terzo periodo saranno prive di titoli, anche se per comodità di catalogazione si usarono delle sigle per l'identificazione. Nel 2007, in seguito alla morte di Corbelli, il progetto subisce un ulteriore arresto. Carico di tutto questo passato NECROPHONIX porta avanti questo percorso audio, senza timore di inoltrarsi nei territori ostili, oggidì sempre meno alieni, del rumore.
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NECROPHONIX 3 (LMN)
Limited audiocassette edition
88 handnumebered copies with 88 minutes of noise
with mp3 DOWNLOAD CODE.
http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/necrophonix-3-lmn-.html
personnel list for this 3rd issue of Necrophonix:
Lunus (aka Devis Granziera) concept&recordings
Mauro Chiarotto drawings&recordings
N. (aka Davide Tozzoli) final editing&recordings
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27 Dicembre 2014
?ALOS + KHEM
live @ GABBA GABBA ROCK CLUB (Taranto)
?ALOS is Stefania Pedretti, also member of OVO and ALLUN
KHEM is a project by ZOS aided by the musick of Devis "deviLs" Granziera
infos:
https://www.facebook.com/events/340257779486719
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EVEN DEVILS HAVE A PAST (by deviLs g and fiends )
Audio-cassette compilation presenting various old 90s tracks that involved Devis G.
http://www.teatrosatanico.it/it/discografia.html?d=even-devils-have-a-past.html
printed by USA tape-label CUSS FETISH
available here:
http://cussfetish.bigcartel.com/product/mat003-devils-g-fiends-even-devils-have-a-past
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if you wish to directly contact us, please, use this email-address:
sooner or later we will surely reply to any sensible letter
that's all folks!__________
KHEM + NG + special guest LIVE
@ SPAZIO LIGERA (via Padova 133, MILANO )
in nextocoming JUNE 21st 2014
further infos here:
https://www.facebook.com/events/875842145763594
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YOUTUBE video of MACHINE BEGINS from NIHIL, latest LUNUS full-lenght album available via OEC or directly via Teatro Satanico official website ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/lunus-nihil.html ). Musick by Devis Granziera, visuals by Kalamun
http://www.youtube.com/watch?v=paaTNJ-HYyw&list=UU-ZWxMIcuTmzQXw7cbR_DgQ
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EVEN DEVILS HAVE A PAST (by deviLs g and fiends )
Audio-cassette compilation presenting various old 90s tracks that involved Devis G.
http://www.teatrosatanico.it/it/discografia.html?d=even-devils-have-a-past.html
printed by USA tape-label CUSS FETISH
available here:
http://cussfetish.bigcartel.com/product/mat003-devils-g-fiends-even-devils-have-a-past
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pics from latest Teatro Satanico live gig in Dresden:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=714446501949218&set=gm.280430198804409&type=1&theater
thanx to Ullrich, Martin and F. Stein
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Italian language review of KHEM "The Cross" ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/khem---the-cross.html )
KHEM,
The Cross
di Giulia A. Romanelli
Khem è un collettivo artistico e musicale con base operativa a Taranto, che si muove creativo e poliedrico nella realtà industrial italiana di stampo più “classico”. The Cross è l’ultimo lavoro di Cosimo “Zos” Mungheri, affiancato da Devis Granziera (Teatro Satanico) sia nella produzione sia nelle performance durante eventi del calibro del Destination Morgue.
In undici tracce, The Cross striscia tra agit-pop, noise ed enunciazione futuristica, una varietà di suoni e passaggi che l’intro “Babalon The Harlot” – che suona un dark ambient dal profondo – non lascia minimamente intuire. Il beat acido e metallico di “prof. Bad T.R.(ip) I.(n) P.(eace)” spezza infatti l’atmosfera precedente, si squaglia come droga e si mescola all’inchiostro delle illustrazioni dell’artista ligure in un gioco malato e lisergico. I ritmi scanditi e ripetitivi di “Fourth Way”, che proseguono con intense deviazioni ambient in “Psalm”, anticipano due brani cardine del disco: “The Cross” presenta una nenia profonda che fa da sfondo in modo leggero a una base noise ancorata alla metrica precedente, con percussioni lievi e distorsioni marcate. Lo stesso rituale di parole cantate e sussurrate a mezz’aria si propone in “Syrens Of Taras”, ricreando un’atmosfera surreale tra l’acquatico e lo spaziale, mutando suoni naturali in rumori sintetizzati. La voce di Cosimo prosegue incalzante e propagandistica in un trittico di denuncia-azione che si apre con “Pazienti Socialisti Khem”, un ritmo dub che racconta musicalmente la contaminazione della società odierna, tema esemplificato dal verso “La salute è una chimera” e approfondito in sottofondo da versi in lingua inglese. “Fatto Di Cronaca” è una filastrocca cinica e polemica che cita Carmelo Bene e recupera di nuovo il compianto Professor Bad Trip, mentre “Peggio” chiude in modo autoreferenziale e antimoralista un nucleo compatto del disco, al sapore di CCC CNC NCN. “Aiwaz” riporta l’ascolto verso i tamburi e i clangori sciamanici delle prime tracce, un’invocazione tra il naturale e il robotico che trasforma nuovamente in progressione lo strumento nel suono digitale. Dopo tante parole, quattro minuti e trentatré secondi di silenzio – con piccoli rumori sul finale – creano la traccia autonoma 4’33”e chiudono il disco in modo quasi ironico con un’ altra citazione di alto livello. The Cross mescola tanti ingredienti, riproponendo alcuni sapori a distanza di tempo e concentrandone altri – i più intensi e provocatori – in un’unica esperienza che lascia un piacevole e distruttivo amaro in bocca.
http://www.thenewnoise.it/khem-the-cross
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German language review of ON THE WIRE by ROMA AMOR album featuring Devis Granziera as guest musician (http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/roma-amor-on-the-wire.html)
ROMA AMOR: On The Wire
Man könnte es sich einfach machen und die Musik von Roma Amor als Chanson oder Folk bezeichnen. Das wäre nicht einmal wirklich falsch, auch wenn der eine Begriff zu speziell, der andere zu allgemein gehalten wäre. Mit ihrem Grundinstrumentarium aus Akordeon und Gitarre und dem leidenschaftlichem Gesang stehen Euski und Michele in einer Tradition, die sich durch das ganze zwanzigste Jahrhundert zieht, bei italienischen Volksliedern beginnt, Abstecher in die Cabarets der 20er und die Music Hall der 60er macht, um irgendwann bei einem frühen Europop zu landen, den schon der Geist des Punk’n'Wave durchweht. Ihre Songs können nett und einschmeichelnd sein, und gefallen zum Teil auch Leuten, die 17 Hippies mögen. Doch viele ihrer Lieder haben auch eine derbe, dreckige, ungezähmte Seite, lassen Gestalten zu Wort kommen, wie man sie aus frühen Pasolini-Filmen kennt und versuchen erst gar nicht, diese in eine nette, gemütliche Szenerie zu überführen.
Befand sich die Musik der beiden von Beginn an im Fluss, dann stellt „On the Wire“ so etwas wie eine Stromschnelle dar, denn das Album – und Besitzer der Vorab-EP „17.3“ wissen das bereits – hat einige Neuerungen in petto. Euski lässt ihre bisherigen Lieblingssprachen Italienisch und Französisch ruhen und singt diesmal komplett in englischer Sprache, wobei es sich um ein Englisch mit einem derart charmanten Akzent handelt, dass es uns Deutschen die Schamesröte ins Gesicht treiben muss. Darüber hinaus wurde das Klangspektrum merklich erweitert und dank einer Reihe an Gastmusikern (u.a. Devis von Teatro Satanico) hört man neben dem folkigen Grundgerüst auch Gitarrensoli und allerhand Lärm.
Mit einigen Stücken betreten die beiden Neuland, und bei der schmissigen Goth Punk-Nummer „About Myself“ bekommt man den Eindruck, dass die beiden ihre Freude an Verkleidungen und Rollenspielen haben. Unterkühlte, bei genauerem Hinhören jedoch hochemotionale Wavesongs wie „Don’t you“ oder das nur minimal über Spoken Words hinausgehende Kim Wilde-Cover „Cambodia“ wirken hier schon weniger exotisch, auch wenn sie einen veritablen Gegenpart zu groovigen Jazzsongs bilden („The Difference“, „Love to say goodbye for“), oder zu einem Song wie dem gar nicht ängstlich klingenen „Scared“, einem Ohrwurm im Easytempo, der sich gut in einem alten, loungigen Jess Franco-Film gemacht hätte. So eingängig solche Nummern auch sind – in einem gestylten Wohnzimmer müssten sie zwangsläufig stören, denn ehe der nostalgische Schöngeist sich versieht, findet er sich in einer verstaubten Antiidylle vor, in der zahnlose, barfüßige Figuren auftreten („More (Stoned)“) und mit David Bowies Worten ihrer Derangiertheit Ausdruck verleihen – doch während das Idol im Lost Highway-Abspann gerade durch den Widerspruch des Songs zu seiner schönen Gestalt bezaubert, nimmt man den Titel hier beim Wort und macht aus „I’m Deranged“ einen kaputten Synthiesong.
Insgesamt dominieren aber die Momente, in denen das Schöne und das Dreckige direkt zu einer Einheit verschmilzt, wenn shoegaziges Rauschen und nervige Computersounds verhindern, dass aus „17.3“ einfach nur ein süßlicher Lovesong wird, oder wenn folkiges Akordeon und rumpelige Drums im Titelstück für ehrliche, erdige Emotion sorgen. Die ist es letztlich auch, die „On the Wire“ von so manch ordinärer Weltmusik abhebt. (U.S.)
http://africanpaper.com/2014/04/19/roma-amor-on-the-wire/
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Italian language review of NIHIL by LUNUS ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/lunus-nihil.html ) plus another Italian language review of KHEM ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/khem---the-cross.html )
both in latest ROSA SELVAGGIA issue:
http://www.rosaselvaggia.com/recensioni_prim_2014_1_2.htm
KHEM
The Cross
CD (Old Europa Cafe)
Dopo il meritevole esordio del 2011 per l’ottima label svizzera ‘Show me your wounds’, il progetto tarantino di Cosimo ZOS Mungheri si trasforma in duo grazie all’apporto, nell’integrale scrittura dei brani quanto in fase produttiva, di Devis Granziera, mente di Teatro Satanico ed attore imprescindibile della scena industriale nostrana sin dal remoto 1993. Supportato in alcuni frangenti dalle voci dell’amico e concittadino Max Gravina di Terreni K (che trattiamo in queste stesse pagine in merito all’uscita del nuovo “Somber Aesthetics”), “The cross” abbandona parzialmente la ambient rituale di marca Coil e C93 (quelli primigeni) dell’esordio, avvicinandosi in parte alle più recenti produzioni di Teatro Satanico, ove elemento ritmico, voce declamata/recitata e sperimentazione dai tratti oscuri e rituali si sposano felicemente. Parecchi i nessi interessanti che incontriamo nel corso del disco, dai rimandi thelemici dell’iniziale “Babalon the harlot” al tributo al prematuramente scomparso Gianluca Lerici (musicista e poi grafico-fumettista della prima ondata punk toscana) di “Prof. Bad T.R.(est)I.(n)P.(eace)”; e come non citare le declamazioni in stile S.P.K (Sozialistisches Patienten Kollectiv) di “Pazienti Socialisti Khem”, mentre la mistica “Aiwaz” riprende ancora una volta le tematiche Crowleyane, di certo influenza imprescindibile nel background di Cosimo così come in quello di Devis. Taranto, città della tristemente controversa Ilva, polo industriale del nostro meridione che ancora una volta conferma di saper giocare un ruolo di primo piano quando si parla di italian grey area; le esalazioni malefiche delle sue industrie non generano solo morte e malattie, ma anche poesie e suoni distorti per la nuova generazione post industriale!
Info: https://www.facebook.com/khem.muzak?fref=ts
(Oflorenz)
LUNUS
“Nihil”
CD (Old Europa Cafè)
Lunus è il progetto solista di Devis Granziera, noto ai cultori dell’industrial per essere il fondatore dei Teatro Satanico. 10 le tracce presenti in “Nihil”. Suoni elettronici e noise che creano atmosfere claustrofobiche degne del miglior industrial. I brani che ho apprezzato di più sono quelli più ritmati come per esempio“Left hand path”, la litania industrial esoterica di “Mann Frau Gott” e la cavalcata industrial “Soli soli soli”. Un disco che cerca di reinventare l’industrial senza utilizzare stilemi ormai scontati, che hanno stancato, e che hanno connotato una realtà monotematica dalla quale siamo stati purtroppo sopraffatti. Degna chiusura di “Nihil” è il il brano d’atmosfera che ha dato il titolo all’album. Devis, come già con i Teatro Satanico, riesceanche con Lunus nel suo intento in qunato è in grado ancora una volta di dare nuova linfa vitale a un genere che oramai è già più di 30 anni che sforna dischi spesso troppo uguali tra loro. I cultori dell'industrial di classe e di qualità apprezzeranno questa nuova creatura di Lunus. Ottimo disco uscito in versione digipack con copertina disegnata da Saturno Buttò.
Sito web: http://www.teatrosatanico.it/
(Nikita)
Teatro Satanico live in Dresden, May 3rd, 2014
@ REITHALLE Strasse E
Werner-Hartmann-Strasse 2
01099 Dresden
Festival mit
TEATRO SATANICO (IT)
laptop-punk & post-industrial-pop tunes
http://www.teatrosatanico.it/...
JIKU55 (JP)
psychic noise core
http://soundcloud.com/jiku55
NIEDOWIERZANIE (FR)
cello based drone & experimental music
http://soundcloud.com/niedowierzanie
PARANOIZ (HU)
http://www.facebook.com/paranoise.H
Free-style improvisation and noise music
more information:
http://undergroundnoises.wordpress.com/15-years-of-club-debil/
event FB web-link:
https://www.facebook.com/events/246792502168179
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NIHIL
new LUNUS album available now
LUNUS (solo project by Devis Granziera) at his beAst: monochrome stark harsh beats, anti-drone musick and melancoholick post-industrial savour.
These gloomy tracks contain the bitter taste of older Teatro Satanico recordings. There are industrial noise reverberations and echoes emerging here and there before dissolving into strands of bursts of unbridled synthetic mangling.
And subsequently wisps of alien tones and sad shadows, a blurry recall from blackest emptiness.
Comes as a luxurious Digipack, with cover art by Italian maestro Saturno Buttò (www.saturnobutto.com), via OLD EUROPA CAFE'
Tracklist :
1. Machine Begins
2. Venetian Factory
3. Fear
4. A Morgue
5. Lithium
6. Left Hand Path
7. Mann Frau Gott
8. Soli Soli Soli
9. Lesson In Sorcery
10. Nihil
you may get it here:
http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/lunus-nihil.html
or here:
http://www.oldeuropacafe.com/main.php?nav=pd&prdct=12552
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devils g & fiends
even devils have a past
audio-cassette c92 ov rare esoteric electronikx recordings from veneto italia based devis granziera with various collaborative projekts spanning 1990-93!! fold out poster insert.
projekts include:
Nekrofilia,
R. Biasin Acid Vampire,
Jesus fucks Magdeleine,
Abrahadabra,
Laboratrio [previously unreleased!!],
Teatro Satanico Charles Manson
unfathomably honored to be able to assist with thee release ov these recordings!!
ltd 80 hand-stamped copies
more infos:
http://cuss-fetish.tumblr.com/
http://cussfetish.bigcartel.com/product/mat003-devils-g-fiends-even-devils-have-a-past
KHEM live at KOROVA Lounge Café (via Giovanni Bovio 151, TRANI ) in nextocoming APRIL 4th 2014
further infos here:
https://www.facebook.com/events/717323431646267/?ref=22
il Kolletivo KHEM per questo live sarà formato da Zos(Voce) & Devis G. (Macchine) - experimental industrial ambient ritual ambient agitpop per nuovi massoni post-industrial psychedelic
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Italian language review of KHEM "The Cross" ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/khem---the-cross.html ) by Nicola Tenani in SOUND BEHIND THE CORNER webzine ( http://soundsbehindthecorner.org/the-cave/1315-khem-the-cross.html )
KHEM
“The Cross”
(Anno 2013 – Old Europa Cafè)
Italia
Incessante continua il flusso produttivo di un catalogo davvero ricco nel suo essere proposta alternative nell’alternativo: nel finale di 2013 di Old Europa Cafè compare questo split tra Cosimo ZOS Mungheri (il nostro primo incontro con Khem fu in occasione della release da parte di Show Me Your Wounds Production “Come Forth”) e Davis, potente signore veneto del teatro musicale post-industriale come Teatro Satanico o nei tanti split-project della sua lunga carriera noise.
Proprio Davis è il catalizzatore dell’essenza Khem di “The Cross” oggi slegata dall’esoterismo psichico dell’album precedente, nuvola in undici tracce composta da miscele di gas acustici ed improvvisi estetismi industriali allineati con il nuovo verbo dell’ex-marzialismo nichilista, oggi avanguardia quasi astrattista nel cercare link tra tribalismi arcaici e dadaismi sonori.
Der Blutharsch è morto?
Forse sì, forse no ma quella via ha svoltato e tutto ciò che era neofolk, brown e grey area, sono oggi crogiolo di sperimentazioni, quasi simili ad un laboratorio pittorico letterario che tramuta il concetto in forma acustica, programmatica.
“Babalon The Harlot” ci introduce in questo mondo sonoro dove la parola è sussurro (anche collettivo) ed il suono riverbera cupo e minaccioso, altrove circolare con leggere lisergie gravose, disperdendosi in un soundscape/landscape futuribile nella sintassi di un suono tra matrici sci-fi ed incursioni ambient metalliche.
“Psalm”, la stessa “The Cross” come altre tracce disegnano linee complesse su sfondi ripetuti in piccoli loop acustici, gravidi di tensione trattenuta e repressa, percorrendo incubi e paure recondite del quotidiano malessere esistenziale, ascoltate la parte del testo di “Pazienti Socialisti Khem” e riflettete.
Riflessione ed azione, ragione ed irrazionale, in “The Cross” il messaggio è tra le righe ma fino ad un certo punto, a voi la scelta o la non/scelta ma consapevole, il suono è guida.
Nicola Tenani
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German language review of LUNUS "11 23" ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/lunus-11-23.html ) by RaF in KULTURTERRORISUMS webzine ( http://kulturterrorismus.de/rezensionen/lunus-11-23.html )
LUNUS
11 – 23
By RaF
Verschnörkelt wabernde Elektronik bildet die Basis von LUNUS “11 – 23“, das vorrangig Freunde der Atonalität & Experimentierfreude bedient, denen Hörerlebnis vor Melodiösität geht.
“11 – 23” veröffentlichten LUNUS über den Schweizerischen Verlag SHOW ME YOUR WOUNDS PRODUCTION, der die verquasten 10 Tracks (ohne Titelbenennung) in Form einer limitierten CD-R (111 Kopien) in einer schwarzweißen Kartonstecktasche herausgibt.
Über den tieferen Sinn von “11 – 23” schweigen sich DEVIS DEVILS GRANZIERA, besser bekannt unter TEATRO SATANICO, und seine Assistenten GIANLUCA FAVARON, STEFAN SGUARIO & LUIGI RUSSOLO aus, welche sich ein Jahr (2011) lang, immer am 23. jeden Monats trafen, um diese elektronische vielschichtige Werk zu komponieren(?).
Genrepurist(-inn)en sei von LUNUS “11 – 23” abgeraten, dessen Strukturen einen verquasten Stilmix aus Noise (HNW), Power Electronics, Industrial, Electronica & Minmal darstellen, der entweder in Zeitlupe oder im Midtempo aus den Boxen schallt. Ebenso nutzen LUNUS sämtliche Tiefen & Höhen von Tönen aus, womit die Italiener anspruchsvolle Ohren bezirzen & den Rest (unter Garantie) verstören. Gefallen mag, dass die Herren statische wie rhythmische Sequenzen miteinander verbinden, wodurch ein wahrhaftiges Hörerlebnis entsteht. Anspieltipp? Für denjenigen, der abstrakte Elektronik schätzt ein MUSS, hingegen für den Rest zu vernachlässigen!
Fazit:
DEVIS DEVILS GRANZIERA & seine Mannen zelebrieren auch unter dem Pseudonym LUNUS große Kunst, die defacto eine kleinere Nische als TEATRO SATANICO bedient, aber genauso durch Intensität & Eigenständigkeit überzeugt – meine absolute Empfehlung! PS: Individuen, die japanischen Noise in allen Facetten lieben, sollten LUNUS “11 – 23″ unbedingt eine Chance geben!
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Teatro Satanico Live in Dresden, in May 3, 2014
TEATRO SATANICO (IT)
laptop-punk & post-industrial-pop tunes
and also ...
JIKU55 (JP)
psychic noise core
http://soundcloud.com/jiku55
NIEDOWIERZANIE (FR)
cello based drone & experimental music
http://soundcloud.com/niedowierzanie
PARANOIZ (HU)
http://www.facebook.com/paranoise.H
Free-style improvisation and noise music
event FB web-link:
https://www.facebook.com/events/246792502168179
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thru' our web-shop we got available for selling again few copies of RUMORI SACRI ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/libri/rumori-sacri.html )
also available for selling a handful of copies of THE PROCESS ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/libri/the-process---archives-documents-reflections-and-revelations-rec ), book based on original archive material Alessandro Papa received from a former member of the Church. An amazing resource, largely consisting of reproductions of internal documents, publications, photos and original artwork.
Ricordiamo che SOLO ED ESCLUSIVAMENTE ALL'INTERNO DEL TERRITORIO ITALIANO e SOLO PER I LIBRI le spese di spedizioni, tramite posta raccomandata, sono di euro 4,00
se avete domande, chiedete e avrete risposta.
Teatro Satanico Live in Dresden, in May 3, 2014
@ OSTRALE-Bühne, OSTRAGEHEGE Futterställe, Messering 8, Dresden
TEATRO SATANICO (IT)
laptop-punk & post-industrial-pop tunes
plus
JIKU55 (JP)
psychic noise core
http://soundcloud.com/jiku55
NIEDOWIERZANIE (FR)
cello based drone & experimental music
http://soundcloud.com/niedowierzanie
PARANOIZ (HU)
http://www.facebook.com/paranoise.H
Free-style improvisation and noise music
event FB web-link:
https://www.facebook.com/events/246792502168179
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Italian language review of THE CROSS by Khem, post-industrial project featuring Devis Granziera ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/khem---the-cross.html ) in issue number 402 (February 2014) of ROCKERILLA ( http://www.rockerilla.com )
Recensione di THE CROSS dei Khem, progetto post-industriale con Devis Granziera ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/khem---the-cross.html ) nel numero 402 (Febbraio 2014) di ROCKERILLA ( http://www.rockerilla.com )
KHEM
The Cross
Old Europa Cafe
Una sfida in odore di golpe filosofico e rito alchemico ad un tempo, fors'anche di squarcio post-situazionista che innerva concetti e postulati secondo il codice etico dei Khem, ossia di Zos (concept, testi) e Devis Granziera (musica, produzione), con il contributo del magus Roberto Milusic Migliussi in 3 brani. L'obliqua dizione erratica dei paesaggi elettronici elaborati nelle 11 tracce di The Cross fa il paio col respiro eretico dei temi-proclami sviluppati in corso d'opera, dando luogo ad un crocevia di snodi dialettici che spaziano dall'allarme sociale all'esoterismo alla punk-avanguardia allo gnosticismo... Energie psichico-vibrazionali intrise di magick che trascendono i confini della musica e del gesto sonoro per virare oltre, VERSO L'ABISSO.
Aldo Chimenti
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nextcoming release (digipack cd) by LUNUS (solo project by Devis Granziera of Teatro Satanico)
LUNUS
NIHIL
http://www.oldeuropacafe.com/main.php?nav=pd&prdct=12552
LUNUS at his beAst monochrome stark harsh beat & anti-drone musick.
For those who do not have memory Lunus is the solo project of Devis "deviLs" Granziera of Teatro Satanico.
And indeed here, among these gloomy tracks, you may find the bitter essence of older Teatro Satanico recordings.
Industrial noise reverberations and echoes emerging before dissolving once again to leave tense heavy beat.
And then strands of bursts of unbridled synthetic mangling.
And subsequently wisps of melancholic alien tones and shadows.
NIHIL is the nothing that Death brings.
Nothing that will never go away, like a blurry recall from blackest emptiness, like a deep dark blood-spilling slash in your soul, a souvenir from Hell and an album of bleak, desperate, sad, doomed beauty.
Comes as a luxurious Digipack with cover art by Italian maestro Saturno Buttò ( http://www.saturnobutto.com )
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nextcoming release by ROMA AMOR featuring Devis Granziera as special guest :
http://www.klanggalerie.com/index.php?getxml&class=catalogitem&item_number=183
ROMA AMOR On The Wire
CD album in a limited edition of 300 copies. | gg183
11-cut new release that ranges from mid-tempo accordion neocabaret postfolk to mid 80's new wave and pop. Black painted catchy songs with Roma Amor trademark and more: smoky voice and emotional accordion next to drumbeat, weird percussions, piano and synth sounds. “On The Wire” includes the full SPQR 10 inch from 2012, here remixed and remastered with slighty different vocals and arrangements on some tracks, plus 6 unissued songs of dark-flavoured music brewed with a lot of influences. Comes into an elegant creamy digipack with vintage biker photos over Alps in Österreich.
Italian distribution by Old Europa Cafe: oec@oldeuropacafe.com
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ATTENZIONE:
In rete circola la notizia su di un concerto di LUNUS che sarebbe stato programmato per il 28 Marzo 2014 a Padova.
QUESTA NOTIZIA NON CORRISPONDE AL VERO!
Con negligenza e superficialità l'organizzazione ha scelto di diffonfere tale voce prima di avere concluso un accordo coll'artista.
Dato che non e stato raggiunto nessun tipo di accordo non ci sarà proprio alcun concerto dal vivo di Lunus il 28 Marzo 2014, a Padova.
ATTENTION:
Online you may find a notice about a LUNUS live-gig that have been scheduled on 28th March 2014 in Padua (Italy).
THIS NOTICE IS NOT TRUE.
Negligently and nonchalantly the management choose to spread this rumour before the deal has been actually made with the artist.
Not any actual kind of agreement has been done, so, as a consequence, there will be not any live-gig by Lunus in 28th March 2014, in Padua.
Italian language review of XX ( http://www.teatrosatanico.it/it/discografia.html?d=xx.html ) here:
http://www.xtm.it/DettaglioMusicAffairs.aspx?ID=14986#sthash.td5MHCyz.dpbs
Teatro Satanico XX
2013 Nedac
di Mauro Abbate
Teatro Satanico è un nome che potrebbe non dire molto alla gran parte degli ascoltatori di musica italiani, anche tra coloro che seguono la scena underground. Potrebbe anzi sviare completamente qualunque persona decida di approcciarsi alla conoscenza di questo progetto. Eppure si tratta di un duo nato addirittura nell'ormai non vicino 1993 su iniziativa di Devis “deviLs” Granziera, con alle spalle una lunga carriera costellata di pubblicazioni e discreti successi.
Dotati di una vocazione incontrollabilmente sperimentale, i TS (ora un trio, completato da Roberto “Kalamun” Pasini e Mauro Martinuz) si sono dedicati alla musica elettronica in sfaccettature molto diverse, passando dal synth-punk dei primi anni (del quale alcune tracce sono rilevabili anche nell'ultimo lavoro) a composizioni più vicine ad un certo tipo di pop, definito in fase di presentazione come essenzialmente post-moderno, e post-industrial in alcune sfumature.
Lavoro molto breve e di grande intensità, “XX” prova a tradurre in musica il contrasto che vede il Teatro Satanico in lotta - intellettualmente - con l'odierna società dogmatica e stereotipizzata, costituita da individui sempre più portati alla perdita di ogni spirito critico. C'è un senso di inadeguatezza che pervade l'intero album, acuito in alcuni punti fino a divenire sconforto, in altri invece più tenue, e volto ad uno moto di ribellione emotiva. Emblemi di queste due sensazioni contrapposte sono la prima traccia Mondo Cane (à Yves Klein) (è più che ipotizzabile un collegamento tra la copertina dell'album e i lavori monocromi dell'artista transalpino), il cui tappeto musicale accompagna un testo in francese che esprime un disagio interiore che porta ad un bisogno di protezione e liberazione in un mondo la cui ipocrisia sfocia in una mera stupidità, e l'ultima traccia L'Occidente, il cui maggiore vigore ritmico risulta, tuttavia, niente più che un'altra forma dello spleen protagonista del disco.
In posizione intermedia tra queste due brani troviamo Il Teatro Della Memoria (dominato da sintetizzatori tetri ed angoscianti), La Farmacia dell'Angelo (brano dissimile rispetto alle altre tracce, più efficace, seppur pesante e cadenzato allo stesso modo) e The Owl (dall'incedere leggermente troppo anonimo).
Si chiude così la versione in disco di quest'ultima fatica del Teatro Satanico, laddove la versione in vinile offre la possibilità di ascoltare sul lato b due pezzi del repertorio storico del gruppo (Comandante Bruno e Confesso Tutto!).
Non vi è altro da aggiungere. “XX” è un lavoro che vive di sensazioni. Potrà essere apprezzato, specialmente dai fan di vecchia data e dagli amanti della musica elettronica alternativa. E in fin dei conti dal momento che la monotonia e l'eccessiva gravosità dell'ascolto vengono temprate dalla durata contenuta, che aiuta a rimanere concentrati e a scoprire i dettagli sonori e atmosferici più sofisticati, potrà risultare interessante anche per coloro i quali, pur non vantando grande cultura su tali generi, vorranno cimentarsi in un'esperienza non usuale.
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German language review of XX here:
http://kulturterrorismus.de/rezensionen/teatro-satanico-xx.html
TEATRO SATANICO – XX
By RaF
– 5. Januar 2014Posted in: Neuvorstellungen Januar 2014, Rezensionen, Schallplatten, Special EBM | Electropunk
Seit 1993 publiziert der Italiener DEVIS “DEVILS” GRAZIERA unter dem Pseudonym TEATRO SATANICO unzählige Veröffentlichungen, dessen Sounds von Post Modernem Pop bis hin zu old-schooligem Industrial reichen. Auch Electro-Punk zählt zu den Genres, die der Südländer zum Besten gibt, das sein aktuelles Album “XX” belegt, wo er fünf neue Tondokumente (A-Seite) und 2 alte “Schinken” (B-Seite) aus 1993 offenbart, welche allesamt den typischen Geist von TEATRO SATANICO transportieren – facettenreicher Post Industrial!
“XX” veröffentlicht der italienische Verlag NEDAC EDITIONS, der das aktuelle TEATRO SATANICO Album als limitierte Schallplatte (12inch, blaues Vinyl, 300 Kopien) inklusive MP3′s herausgibt, die vorrangig über den Shop des Protagonisten Bezug findet.
Gleich sämtlichen TEATRO SATANICO Werken widmet sich “XX” ebenfalls den abstrusen Gedankenspielen von DEVIS “DEVILS” GRAZIERA, welche in Richtung des „Gehörnten“ gehen und vor allem strikte Ablehner(-innen) von Kirche & Co ansprechen.
Melodiöser Electro-Punk mit hohem Ohrwurmfaktor (inklusive ein paar eingestreuter Schnörkeln), umschreibt den Gesamtsound von TEATRO SATANICO‘s “XX” exzellent, der sich direkt beim Erstkontakt in die Gehirnwindungen “einbrennt” – Wahnsinn! Neben den äußerst eingängigen Tonspuren sorgt der charismatische Gesang von DEVIS “DEVILS” GRAZIERA für weitere Verzückung. PS: Wer auf die “Gold in Blei” 7inch (TREUE UM TREUE, 2011) von TEATRO SATANICO abfährt, dürfte “XX” in Gänze lieben!
Fazit:
“XX” – ein MUSS für alle eingefleischten TEATRO SATANICO Anhänger(-innen), welche besonders auf seinen melodiösen/ poppigen Electro-Punk abgehen – meine absolute Empfehlung! PS: Würde derartige Tonkunst noch in Clubs gespielt, wären 1- 2 Tracks defacto Tanzflächenfüller!
TEATRO SATANICO – XX
Tracklisting: A-Seite: 01. Monde Cane 02. Il Teatro Della Memoria 03. La Farmacia Dell’Angelo 04. The OWL 05. L’Occidente B-Seite: 01. Commandante Bruno 02. Confesso Tutto!
VÖ: 2013 Label: NEDAC EDITIONS
Genre: Electro-Punk, Pop Format: 12inch + Digital
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Italian language review of "THE CROSS" ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/khem---the-cross.html ) by KHEM (project by ZOS KHEM featuring Devis deviLs Granziera of Teatro Satanico) here:
http://www.ondarock.it/recensioni/2013_khem_thecross.htm
Khem
The Cross
2013 (Old Europa Cafe) | electro industrial
di Davide Tucci
Che la siderurgia produca danni inqualificabili all'ambiente e alla salute umana è un fatto inconfutabile. Le esalazioni dolciastre delle gigantesche canne fumarie, inarrivabili narici di un angelo infernale, si condensano dando vita a nefaste visioni che si traducono in suoni urticanti. Oggi, come quarant'anni fa, in quella decadente fonderia di talenti pravi che è Taranto, come allora accadeva a Sheffield, il circo dei mostri industriali si popola di nuove creature. Khem, oltre a essere l'antico termine egizio con cui si indicava il colore nero, è anche la “prole degenere, nata dall'esigenza espressiva e sperimentale” di Cosimo "Zos" Mungheri.
Se il suo esordio “Come Forth”, rilasciato nel 2011 dall'elvetica Show Me Your Wounds, guidava l'ascoltatore negli anfratti più bui di una trance spirituale destabilizzante, il secondogenito “The Cross”, pubblicato dalla storica Old Europa Cafe e inaugurato dai bordoni sciamanici di “Babalon The Harlot”, lo avvicina invece ad avanguardie sonore frastagliate, che si incastrano naturalmente con l'estetica cyber-synth-punk del compianto Gianluca Lerici, alias Prof. Bad Trip, celebrato nella traccia omonima. Il tocco elettroccultista di Devis Granziera, demiurgo del Teatro Satanico nonché autore delle musiche e produttore di “The Cross”, addensa i fumi ipnotici di “Fourth Way” e gli incensi Tibet-ani della title track. Le incursioni vocali di Divine Negation (aka Terreni K), altra cometa nera della scena dark-ambient tarantina, declamano il canto rovinoso di “Psalm”, brano erede di “Cold Cell” degli eterni Coil.
Le invettive anti-capitaliste del Sozialistisches Patienten Kollectiv, estrapolate dal volume “Fare della salute un'arma”, si fanno strada a suon di beat convulsi e violenti in “Pazienti Socialisti Khem”, mentre “Fatto di Cronaca” è il “ricordo represso” della ventennale “Confesso Tutto!” del Teatro di Devis. L'impietoso dileggio degli status sociali che tratteggiano la nostra contemporaneità, passati in rassegna da “Peggio”, apre le porte ad “Aiwaz”, traccia che sembra estratta da “Kosmoloko”, compilation di culto della ditta Arafna. A chiudere il cerchio magico è “4'33''”, tributo silente al controverso manifesto dello sperimentalismo sonoro di John Cage.
Oltre alle indiscutibili influenze di Granziera e all'amichevole collaborazione di Divine Negation, “The Cross” vanta anche il prezioso intervento compositivo di Roberto "Milusic" Migliussi.
L'esperienza Khem continua a generare frutti marcescenti. E questo è un buon segno.
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Italian language review of "THE CROSS" ( http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/side-projects/khem---the-cross.html ) by KHEM (project by ZOS KHEM featuring Devis deviLs Granziera of Teatro Satanico) here:
http://www.versacrum.com/vs/2014/01/khem-the-cross.html
Khem: The Cross
(CD - Old Europa Cafe, 2013)
di Caesar, 9 gennaio 2014
La storica e meritoria label Old Europa Cafe pubblica il secondo album dei Khem intitolato The Cross, progetto electro industrial di Taranto di Cosimo Zos Mungheri, personaggio molto vicino a tematiche e sonorità oscure a autore del concept e delle parole. “The Cross” esce in un’edizione limitata di 111 copie e si avvale delle musiche e della produzione di Devis Granziera del Teatro Satanico e della collaborazione di Roberto Migliussi – esperto di esoterismo – e Divine Negation. La musica e l’estetica dei Khem sono influenzate dalla cultura industrial, dall’occultismo e dal linguaggio delle avanguardie storiche. Vengono citati artisti come il compianto Gianluca Lerici alia Prof Bad Trip che viene omaggiato appunto in “Prof. Bad T.R.(est)I.(n)P.(eace)”, una traccia di ritualismo sciamanico e il grande John Cage. Si sentono i richiami a mostri sacri dell’industrial esoterico dei primissimi Current93 – nell’iniziale “Babalon The Harlot” - e in particolare dei Coil – gruppo fondamentale quando si parla di musica di avanguardia e sperimentazione – nella lenta e inquietante “Psalm”. “Syrens Of Taras” si caratterizza invece per un cupo electro industrial mentre “Pazineti Socialist Khem” è una durissima denuncia contro il sistema capitalistico che cita un testo del volume “Fare della salute un’arma” del Sozialistisches Patienten Kollectiv”. “Fatto di cronaca” è introdotta da cupi clangori industrial per poi proseguire in modo deflagrante e ossessivo. Il testo di “Peggio” mette a nudo e si scaglia impietosamente contro il conformismo, gli stereotipi e le ipocrisie della società rivendicando il diritto a alla propria diversità. “Aiwaz” è un’altra traccia di oscuro ritualismo sciamanico. La chiusura è affidata alla cover di “4’33”” di John Cage. Si tratta della sua composizione più nota e controversa in cui l’artista sperimentale americano aveva dato istruzione ai musicisti di non suonare nessuno strumento. Questo The Cross dei Khem è un bel dischetto che dimostra la vitalità del sottobosco underground italiano e che mi sento di consigliare agli amanti dell’industrial e a chi è interessato a tematiche occulte. L’album è disponibile anche su Bandcamp (http://khem.bandcamp.com/album/the-cross).
Web: https://www.facebook.com/khem.muzak.
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Italian language review of the live performance done by KHEM (project by ZOS KHEM featuring Devis deviLs Granziera of Teatro Satanico) in Rome, at Destination Morgue VII festival here:
http://www.rosaselvaggia.com/DESTINATION_MORGUE_2014.htm
DESTINATION MORGUE VII
A cura di: Butcher’s House Prod. - Stahlwerk Radio
Roma, 3 e 4 genanio 2014 @Closer Club
Testo e foto by Oflorenz
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KHEM
Il progetto di Cosimo ZOS Mungheri fa il suo esordio live proprio in occasione dell’importante vetrina del DM, supportato dalla presenza del grande Devis G. di Teatro Satanico, co-autore peraltro dell’ultimo disco “The Cross”. Avevamo apprezzato l’esordio “Come Forth” di Khem per la label elvetica Show me your wounds, e se le coordinate di allora spaziavano con maestria nell’universo rituale di marca Coil, questa sera si nota decisamente l’influenza di Devis, sin dall’iniziale e ritmata “Daddy Kool”. Accompagnato all’elettronica da Mr. Teatro Satanico, Cosimo è libero di dedicarsi interamente al cantato e si rivela un ottimo animale da palco, ballando ed interpretando in maniera coinvolgente i nuovi mantra elettronici tratti in gran parte dal recente lavoro “The Cross”, licenziato da Old Europa Cafe e freschissimo di stampa. Con alcuni frangenti che nello stile del cantato mi rammentano addirittura i CSI di Lindo Ferretti, dopo questa esibizione siamo più che mai ansiosi di ascoltare i nuovi brani del duo ZOS-Devis su disco!
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Italian language review of the live performance done by KHEM (project by ZOS KHEM featuring Devis deviLs Granziera of Teatro Satanico) in Rome, at Destination Morgue VII festival here:
http://www.thenewnoise.it/destination-morgue-3-412014
Destination Morgue, 3-4/1/2014
di Tommaso Gorelli
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Il prosieguo è affidato a Khem ossia Cosimo Mungheri, accompagnato da Devis Granziera (anche loro sono entrambi reduci dell’ Acquology), che dopo aver partecipato nell’ultimo lavoro del musicista tarantino (The Cross, per Old Europa Cafè), torna a dargli man forte in sede live dietro a sampler e quant’altro, comportandosi in maniera non tanto diversa dal recente XX. L’esibizione rispolvera un’industrial music in qualche modo vicina alle pillole synth pop dell’ultimo lavoro dei Teatro Satanico, anche se certe vicinanze spirituali, tenute comunque a distanza di sicurezza, sono più con qualche Psychic TV. In effetti la cover iniziale di “Daddy Cool”, con una K crowleyana al posto della C, ricorda tutto il gusto per la dissacrazione tipico del TOPY e dei suoi fondatori, ma queste sono altre storie. Cosimo, infatti, ci mette del suo nel far vibrare le corde vocali, plasmando un canto a metà tra lo sciamanico (“Aiwaz”, “Syrens Of Taras”) e il metropolitano (“Fatto Di Cronaca”), a metà tra “agit”-pop e il decantato idiosincratico (“Pazienti Socialisti Khem”). Gira e rigira siamo sempre lì: “industrial music for industrial people”
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via ZOS KHEM youtube channel you can listen here "DADDY KOOL" a track by KHEM taken from Destination Morgue VII ( http://www.discogs.com/Various-Destination-Morgue-VII/release/5293401 ) two-discs compilation :
http://www.youtube.com/watch?v=BZBNpn-Et9g
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German language review of Autolyse ( http://www.teatrosatanico.it/it/discografia.html?d=autolyse.html ) , cd compilation featuring Teatro Satanico here:
http://kulturterrorismus.de/rezensionen/va-autolyse.html
V/A – AUTOLYSE
by RaF
– 29. November 2013
VA-Autolyse2012Was bringt Menschen dazu, sich das Leben zu nehmen? – eine Frage, die die Kompilation “V/A – AUTOLYSE” aus dem Hause SHOW ME YOUR WOUNDS PRODUCTION nicht zweifelsfrei beantwortet, auch wenn sich die moderne Welt noch so kalt anfühlt!
Für “V/A – AUTOLYSE” versammelte der Schweizer Verlag SHOW ME YOUR WOUNDS PRODUCTION die zum Teil weltbekannten Protagonisten (chronologische Reihenfolge) URNA, DJINN, ICYDAWN, MAURIZIO BIANCHI, TEATRO SATANICO, SSHE RETINA STIMULANTS, TWILIGHT ANGELHOOD, KHEM, L:CH:M, SIGILLIUM S, DEAD BODY LOVE, INCISSORS & FEHU, welche gemeinsam einen post-industriellen Leckerbissen abliefern, der aufgrund seiner sehr diversen Beiträge nach totaler Aufmerksamkeit verlangt, ansonsten verfehlen die mörderischen Stimmungen ihr Ziel, das bei labilen Personen der… ist!
Oft braucht es eine letzte Winzigkeit, damit jemand seinem Leben ein Ende setzt. Dazu zählen gewiss Stimmungen, wovon “V/A – AUTOLYSE” eine Menge beherbergt, die allesamt ausreichen, um einem wankenden Menschlein den letzten Stoß in Richtung Abgrund zu geben – ein spannender bis gefährlicher Kontext den die 13 meist italienischen Interpreten aus der Sichtweise emotionslose/ kalte Welt/ Gesellschaft angehen, die so manches Leben auf dem Gewissen hat.
Fast sämtliche (bis auf eine Ausnahme) Tondokumente auf “V/A – AUTOLYSE” mögen gefallen, hingegen herausstechen ‘Endura‘ (URNA), ‘Autolyse‘ (TEATRO SATANICO) & ‘Organoleptic Improvement Of Complex And Spontaneous Ageing‘ (SIGILLIUM S), deren einvernehmende Atmosphären das Gefühl von Todessehnsucht (in meinen Ohren) am Besten vermitteln. Wessen Herz für post-industrielle Sounds im Allgemeinen schlägt, erlebt in “V/A – AUTOLYSE” eine kurzweilige Zusammenstellung, welche auch nach unzähligen Hördurchläufen aufgrund ihrer Klasse noch mitnimmt!
Fazit:
Selbstmord, ein oft heruntergespieltes Thema in unser angeblich so aufgeklärten Welt, das der Sampler “V/A – AUTOLYSE” beachtlich vor Augen führt – meine absolute Empfehlung! PS: Labile Personen nehmen von “V/A – AUTOLYSE” bitte Abstand – DANKE!