Italian written reports of TEATRO SATANICO live performance in Massafra (district of Taranto - Italy) done January 2nd, 2013, 10.00 pm, at New Magazine disco-pub
Ecco un paio di resoconti del concerto del TEATRO SATANICO a Massafra (TA) dell giorno 2 Gennaio 2013, alle ore 22.00, presso il disco-pub New Magazine
http://www.ondarock.it/livereport/2013_teatrosatanico_newmagazinepub.htm
TEATRO SATANICO
02/01/2013
New Magazine Pub, Massafra (TA)
di Davide Tucci
Nel secondo giorno di ogni nuovo anno, anche a Massafra, come nel resto della Puglia, regnano ancora densi nell’aria i fumi di quell’accidiosa sedentarietà da post-rave enogastronomico da cui si è tradizionalmente (e ineluttabilmente) affetti durante l’inclemente quindicina delle “feste comandate” per eccellenza.
Le strade del delizioso centro storico della “Tebaide d’Italia” sono deserte fin dal tardo pomeriggio: un silenzio irreale fa da controcanto alle discutibili battute del sottoscritto e della sua compagnia.
Alle ore 23:15, il magnetico Devis Granziera sale sul palco del New Magazine Pub, affiancato dall’ormai effettivo partner-in-music(k) Roberto “Kalamun” Pasini, e assistito dall’ineccepibile professionalità di Mauro Martinuz al mixer.
La musica post-industriale e fortemente iconoclasta del “Teatro Satanico” è un razzo che frantuma i vetri della finestra che guarda al campo di battaglia della tua città in festa, e irrompe nel salotto in cui stai beatamente – e stupidamente – brindando agli agognati fasti a cui il nuovo anno non ti condurrà mai e poi mai.
Il cerimoniale esoterico è inaugurato dalle convulse sonorità proto-EBM di “Ilse Koch” e “Ulrike Meinhof”, preludio interamente dedicato al 7” “Gold In Blei”, che nel 2011 ha sancito la virata elettronica intrapresa da Granziera in seguito all’allontanamento di Alberto Maria Kundalini (nel 2006), ulteriormente confermata dal fortunato “Fatwa”.
E proprio alle esplorazioni più prossime è riservata gran parte della tracklist: le trame fosche e il testo carico di invettive di “Allah Kebab”, il mantra occulto “There’s creepy Crowley crawling in my mind” e il beat caustico di “Adrian Andrew Woodhouse” (più efficace di una qualunque creatura del Reznor più ispirato), e la traversata cosmica di “Sex Magick Rockets Babalon”, guidata da un Devis tramutato in sciamano epilettico, si rincorrono disegnando una voragine che destabilizza in maniera visibile la mente e lo stomaco del pubblico di fedeli e novizi.
“Baby Babalon” giunge energica e penetrante a sedurre i presenti, grazie anche alle insolite tonalità sintetiche che promanano dal clarinetto elettrico di un – soltanto all’apparenza – inamovibile Kalamun.
L’alchemica “La Visione e la Voce” e il noise dilatato di “L.H.P. (Turno to Spare)” (episodio tratto da “Black Magick Block, del 2008) ci regalano un DeviLs istrione, votato ad una mimica che si fa sempre più spasmodica e ipnotizzante; “Der Tod In Venedig”, partorita a seguito di una visita all’Isola di San Michele della laguna veneziana, conosciuta come “L’Isola dei morti” per via del maestoso cimitero monumentale che vi campeggia, introduce uno dei momenti più intensi e rappresentativi di tutto il live-set, ovvero l’“esecuzione” di “Mann Frau Gott”, adattamento in tedesco dell’apocalittica “Uomo Donna Dio”, contenuta in “Teatro Satanico/Muzakiller” del 2006. Qui, Devis dà il meglio di sé: il suo spoken risuona minaccioso come quello di uno stregone, genuflesso dinanzi agli attoniti spettatori del rito esecutorio dell’intera umanità, per mano di un dio che è tutto fuorché misericordioso. Il ritmo marziale del brano scandisce la sentenziosità delle liriche, mentre l’accompagnamento in loop delle folgorazioni visual create da Roberto con la tecnica del cut-up ne alimentano l’isterica teatralità.
“Fatwa” chiude questo cerchio infernale con le sue provocazioni: “When religion will come, you shall believe! When religion will call, you shall believe!”.
L’ultima tranche dell’esibizione inizia con “Disco Cianciulli”, opening track dell’omonimo mini-album del 2011, dedicato alla celebre “saponificatrice di Correggio” , intrisa di atmosfere quasi italo dance e interpretata da un Kalamun in veste ferrettiana che scioglie finalmente le briglie alla sua esuberanza, rendendola l’ideale contraltare scenico al candore della sua figura.
Si prosegue con l’unico inedito “Sonido de Indipendencia” e si termina col rovinoso power electronics di “Confesso Tutto!”, eseguita in una malsana versione “Coda Impro Noise” (per l’ultima volta in scaletta, pare) che vede Pasini in uno stato di pura catarsi spirituale, attuata nel fragore dei versi “Giudice Cambiani, ho ucciso una bambina e l’ho data in pasto ai cani!” e nel finale coinvolgimento degli astanti, individualmente esortati a confessare l’incoffessabile.
Difficile archiviare questo incontro ravvicinato con la cultura dell’occulto.
http://www.pugliaspettacoliedeventi.com/2013/01/reportage-teatro-satanico-live-new.html
sabato 5 gennaio 2013
Reportage: "Teatro Satanico" Live a New Magazine Massafra (TA)
Sono davvero una persona felice quando il BLOG prende vita e si arricchisce dei contributi dei lettori.
Ancora più felice quando il contributo arriva da veri professionisti che hanno trovato il modo di dedicare un po' del loro tempo anche a noi.
Parlo di Diego Loporcaro che ha scritto la recensione e di Roberto De Giorgio che ha scattato le splendide fotografie.
Il concerto si è tenuto lo scorso mercoledì 02/01/2013 al New Magazine di Massafra (TA) e, anche se a me era sfuggito, è arrivato nel BLOG!
Ecco la recensione:
Grandissima performance del Teatro Satanico ieri sera in quel di Massafra (TA) in un posto nuovo chiamato New Magazine, un bel pub con un palco di discreta grandezza e con un discreto impianto audio/luci/video. L'evento è stato organizzato da Cosimo Zos Mungheri dei KHEM, quindi era facilmente immaginabile aspettarsi che il pubblico fosse quasi tutto "di settore".
Teatro Satanico giunto al ventesimo anniversario decide di festeggiare una tappa così importante del proprio percorso artistico proprio in Puglia, una delle regioni da sempre amate da Devis G., deus ex machina di Teatro Satanico.
Il concerto si apre con una glaciale "Ilse Koch", b-side del 7" "Ulrike Meinhof", anch’essa eseguita nel corso del concerto.
Dopo un inizio dal sound incerto (a mio parere tutta la parte elettronica era piuttosto bassa di volume, mentre la voce usciva un po’ troppo rispetto alle versioni originali da studio), man mano che il duo andava avanti nell’esecuzione di pezzi nuovi (Allah Kebab, Sex Magick Rockets Babalon, Adrian Andrew Woodhouse, Baby Babalon, Fatwa) e vecchi (L’Uomo, La Donna, Dio) il sound diventava sempre più corposo e dirompente sino alle devastanti performance di Disco Cianciulli e del classico power-electronics “Confesso Tutto!” del 1993.
Una dozzina di brani circa per oltre 1 ora di grandi sonorità, atmosfere a tratti magiche, a tratti oniriche, a tratti sinistre con un Devis Granziera grande intrattenitore e front-man e il giovane Roberto “Kalamun” Pasini che dal 2007 sostituisce Alberto Maria Kundalini, co-fondatore del progetto agli inizi degli anni ’90.
I due riescono a vincere lo scetticismo iniziale del pubblico dovuto anche ad un sound non troppo equilibrato, coinvolgendo tutti già dal secondo brano in un vortice di suoni, sequenze, ritmiche, rumori e citazioni (visive, liriche e sonore) fino a raggiungere il climax degli ultimi brani magistralmente interpretati da Kalamun alla voce.
Finalmente una band elettronica che suona dal vivo, dopo tanti laptop set pre-registrati visti in giro, lo stesso Devis mi ha cortesemente spiegato come fosse strutturato lo show, mostrandomi le macchine e i software utilizzati per la creazione della performance.
Teatro Satanico (non lasciatevi ingannare dal nome della band) non poteva iniziare meglio di così il proprio ventesimo anno di attività, tra il calore del pubblico “industriale” pugliese.
Pubblico e artisti soddisfatti all’unanimità, complimenti all’organizzazione (mancava solo un sub per rendere tutto perfetto) e al locale che ha creduto in questa serata e in questo gruppo, osannato più all’estero, Giappone su tutti, che in Italia.
Diego Loporcaro
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out now COMANDANTE BRUNO 1993 - 2013 :
http://www.teatrosatanico.it/it/discografia.html?d=comandante-bruno-1993---2013.html
Limited edition of 33 copies in jewel-box CD-r compilation featuring alternative takes and versions of the same-titled 1993 track by Teatro Satanico
packaging coming with a black iron nail or a rusted nail inside
total lenght 40:30
compilation disc including Teatro Satanico, Rapid Action Brigade featuring Wertham, Lunus
track 01 taken from the 1993 "Teatro Satanico Charles Manson" tape
cat# ts0009
Tracklist:
01.TEATRO SATANICO CHARLES MANSON - Comandante Bruno
02. RAPID ACTION BRIGADE featuring WERTHAM - Comandante Bruno
03. LUNUS - Comandante Bruno (RAB&W version remix)
04 TEATRO SATANICO - Comandante Bruno (Live @ Case del Vento, 11.11.2011, Russi, Ravenna)
sorry, we ran out this limited edition, so if you are interested in getting it you can ask them to our fiendly distro-server OLD EUROPA CAFE
http://www.oldeuropacafe.com/main.php?nav=pd&prdct=12018
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Presentazione BUBKA ZINE 01 (underground art magazine: http://bubkazine.com ) a Milano, il giorno 16 Gennaio 2013, dalle ore 19, presso SOLO VINILI LIBRI, in Via Carlo Tenca 10, in concomitanza con l'esposizione di "Sacramento Serigrafie" che si protrarrà fino a fine Gennaio.
Questo particolare numero di BUBKA ZINE 01 contiene anche un articolo di Devis "deviLs" Granziera su di un topYco argomento di (oc)cultura SatanicKa.
Public talk as presentation of BUBKA ZINE 01 (underground art magazine: http://bubkazine.com ) in Milan, in January 16th 2013, from h. 07.00pm and on, at SOLO VINILI LIBRI, street-address Via Carlo Tenca 10, along with "Sacramento Serigrafie" exhibition. This peculiar BUBKA ZINE 1issue contains a featuring by Devis "deviLs" Granziera about SatanicK (oc)cultural topYc.
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Italian language review of 17.3 by ROMA AMOR, vinyl EP featuring Devis deviLs Granziera.
Recensione di 17.3, vinile dei ROMA AMOR featuring Devis deviLs Granziera, comparsa su "Erba della Strega" web-magazine:
http://www.erbadellastrega.it/_NewSite/articolo.php?mcat=4&cat=24&art=2775
ROMA AMOR – 17.3
Hau Ruck! SPQR 2012
I Roma Amor credo siano uno dei pochi gruppi che riesce a non sbagliare un colpo perche', che piacciano o meno, non si puo' dire che non sfornino ottimi lavori uno dietro l'altro. A breve distanza dall'ultimo disco “Occhi Neri” si ripresentano alle nostre orecchie con questo 10” intitolato enigmaticamente “17.3”. La novita' che subito balza all'occhio e' l'ingresso in formazione di Devis, mente del Teatro Satanico, per occuparsi dei sintetizzatori. E infatti il gruppo mette la freccia e devia rispetto alle sonorita' a cui siamo abituati: la presenza massiccia dei sintetizzatori e della drum machine nella maggior parte dei pezzi li rende molto piu' corposi e robusti; le sonorita' si fanno meno tradizionali e piu' moderne, e il risultato finale e' meno folk e piu' wave eterea. L'eccezione e' “Love to say goodbye for”, pezzo piu' simile a quelli dei vecchi lavori. Presente anche una riuscita cover di “I'm deranged” di Bowie, molto minimale e personale. La formazione con Devis incluso ha gia' iniziato a calcare i palchi e sono piuttosto curioso di vedere la resa dal vivo...
ZA
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Italian language review of 17.3 by ROMA AMOR, vinyl EP featuring Devis deviLs Granziera.
Recensione di 17.3, vinile dei ROMA AMOR featuring Devis deviLs Granziera, comparsa su "Ondarock" web-magazine:
http://ondarock.it/recensioni/2012_romaamor_17.3.htm
ROMA AMOR
17.3
2012 (Hr!spqr)
dark-cabaret, folk-noir
di Michele Guerrini
I Roma Amor sono arrivati a questo Ep in 10” dopo aver attraversato le oscure vicissitudini melodiche e poetiche di una storia intrecciata con il folk più noir e letterario, capace di valicare il semplice genere e originando nuovi piccoli anfratti onirici in cui veniva riposta un’umanità e un lirismo di rara fragilità.
Parlare di questo loro nuovo, seppur breve, disco significa riprendere un attimo le fila di quanto successo finora, in un momento molto particolare della loro vita e del loro percorso stilistico. La guida immaginifica di questo cambiamento è Devils, il fondatore dello storico progetto Teatro Satanico, avvezzo a maelstrom elettronici e spiagge di suoni cortocircuitati, che contribuirà a rivestire il classico cabaret-folk dei Nostri con una nuova pelle elettronica.
Ma gli elementi fondanti del gruppo, la voce dolce e maestosa di Euski e la melodia nostalgica di Michele sono sempre lì, seppur inseriti in un nuovo tessuto, trasparente e simile a un cielo notturno elettrico senza tempo.
I movimenti di sensuale oscurità e bisbigliata perversione di “Scared” segnano la volontà di iniziare una nuova via tra synth di velluto rosso, mentre la title track mostra la sottile linea tra rabbia e rancore, tra una violenza letteraria e un pianto a stento trattenuto e “Love To Say Goodbye For” recita un breve epitaffio, un’ultima lettera di addio.
Gli interventi elettronici sono minimali e discreti: sfumature spaziali e spinte corali che sottolineano la magia delicata dei Roma Amor: un lavoro sottile che ben è rappresentato dalla cover “I’m Deranged” (di Bowie/Eno presente in “Lost Highway”), realizzata con umile passione e amore per il sentimento sotterraneo, urbano e malinconico, che percorre l’originale.
I Roma Amor stanno cambiando. Lasciando in un’ombra timida brevi lembi di pelle morta per riscoprire una forza onirica ed emotiva che ci aveva già rapito e che probabilmente continuerà.
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Scan of Italian language review of 17.3 by ROMA AMOR, vinyl EP featuring Devis deviLs Granziera.
Scansione di una recensione di 17.3, vinile dei ROMA AMOR featuring Devis deviLs Granziera, comparsa su "Ascension" magazine:
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